Skip to main content
Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: come essere d’aiuto alle persone ipovedenti e cieche

Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: come essere d’aiuto alle persone ipovedenti e cieche

Oggi è la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità si basa sul garantire a tutti l’accesso agli stessi diritti, sulla non discriminazione e sull’autodeterminazione della persona disabile.

L’ipovisione e la cecità colpiscono il 2% degli Italiani.

LE MALATTIE OCULARI CHE POSSONO ESSERE CAUSA DI CECITÀ O IPOVISIONE

Le malattie oculari che più frequentemente causano ipovisione e nei casi più gravi cecità sono:

Patologia legata all’età in cui i tessuti della parte centrale della retina si atrofizzano, danneggiando la capacità visiva.

Condizione spesso legata all’aumento della pressione intraoculare, che se non accuratamente monitorata e trattata, può portare alla cecità, per via del danno alla retina.

· La retinopatia diabetica

È una delle complicazioni del diabete e può causare cecità se i vasi retinici si rompono.

  • I traumi.

I traumi sono la più frequente causa di ipovisione e cecità nei più giovani, ad esempio quando il distacco di retina avviene in seguito ad un incidente.

Per tutte queste patologie la prevenzione è fondamentale per una diagnosi precoce e maggiori possibilità di successo delle terapie.

La visita oculistica di controllo annuale per tutte le persone sane è la prima arma di prevenzione. Per tutti coloro ai quali è stata fatta già una diagnosi di una patologia che può causare cecità o presentano dei fattori di rischio, è importante che effettuino tutti i controlli indicati dal proprio oculista.

LE DISABILITÀ VISIVE

Secondo le stime IAPB 2017, i ciechi in Italia sono oltre 360.000 e più di un milione sono ipovedenti.

Ipovisione

L'ipovisione viene definita dall'OMS come quella condizione per cui un soggetto ha un visus compreso tra 1/20 e 3/10. In Italia, la legge 138 dell’aprile 2001 definisce l’ipovisione non solo sulla base del visus, ma tiene in considerazione anche il campo visivo periferico.

Gli ipovedenti vengono classificati come gravi, medio-gravi e lievi. L’ipovisione colpisce soprattutto gli anziani dopo i 65 anni di età.

Cecità

La cecità viene definita come la totale assenza della capacità visiva ad entrambi gli occhi; sono considerate cieche anche le persone che percepiscono solo le ombre o con un campo visivo inferiore al 3%.

La cecità può essere

· congenita, presente fin dalla nascita;

· ereditaria, per ragioni genetiche;

· acquisita, in seguito ad un trauma o ad una patologia non ereditaria.

COME SUPPORTARE CHI SOFFRE DI IPOVISIONE O CECITÀ

La persona affetta da ipovisione o cecità, sia essa un familiare, un amico o un passante in strada, ha bisogno di essere supportata.

Il quando e il come sono degli elementi importantissimi da considerare quando si vuole aiutare una persona disabile, per evitare che si possa sentire a disagio o di ferire i suoi sentimenti.

Il bambino nato cieco deve essere dovutamente stimolato perché possa sviluppare gli altri sensi ed evitare che assuma nel tempo atteggiamenti simili a quelli di una persona che soffre di autismo, caratterizzati da movimenti ripetuti e dondolii.

Chi invece è diventato cieco, va incontro ad un dolore profondo che può avere risvolti psicologici importanti e portare la persona a soffrire di depressione. La persona diventata cieca vive in genere una fase iniziale di rifiuto verso i nuovi stimoli sensoriali perché resta attaccata al ricordo visivo.

È importante supportare la persona soprattutto nelle fasi iniziali di accettazione della disabilità, rispettando i suoi tempi.

COME SI PUÒ AIUTARE UNA PERSONA CIECA O IPOVEDENTE NEL QUOTIDIANO
  • Farsi riconoscere.

Annunciare il proprio nome non appena si entra nella stanza è importante per portare quella persona a conoscenza della nostra presenza.

  • Descrivere.

Quando la conversazione si sposta su un oggetto, luogo o persona, descrivere i particolari aiuta la persona a capire meglio e a renderla partecipe nella discussione.

  • Chiedere prima di aiutare.

Prima di aiutare una persona cieca a sedersi, attraversare la strada, fare le scale è sempre opportuno chiedere se il nostro aiuto è gradito.

Negli ultimi anni l’applicazione BeMyEyes ha avuto grande successo con l’adesione di oltre 3 milioni di volontari in tutto il mondo che, registrandosi all’app, si mettono a disposizione delle persone ipovedenti e cieche per aiutarle nelle attività quotidiane, come fare la spesa, leggere una pagina web, abbinare i colori, descrivere luoghi o immagini.

Con questo articolo, nella Giornata Internazionale delle Persone Disabili, speriamo di avere dato il nostro piccolo contributo ad informare ed educare verso la prevenzione ed il supporto delle persone affette da disabilità visiva.

Per informazioni sulle patologie che possono danneggiare la vista o per prenotare una visita di controllo, potete chiamare la nostra segreteria allo 079232532 o lasciare nome, cognome e numero di telefono in un messaggio privato sulla nostra pagina Facebook per essere ricontattati.