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Chirurgia refrattiva. È sicura durante il Covid-19?

Chirurgia refrattiva. È sicura durante il Covid-19?

L’emergenza Coronavirus ha obbligato la sanità pubblica e privata a limitare o sospendere tutti i servizi, ad eccezione dei casi di urgenza. Ora che la Regione Sardegna ha dato il via libera alla ripresa di tutte le attività sanitarie, è possibile effettuare anche gli interventi di chirurgia elettiva come la refrattiva, in sicurezza?

LA CHIRURGIA REFRATTIVA È UNA DELLE TECNICHE CHIRURGICHE PIÙ SICURE

Le tecniche di chirurgia refrattiva sono considerate mininvasive e sono interventi di chirurgia ambulatoriale con rischi minimi.

I fastidi più comuni associati al decorso postoperatorio della chirurgia refrattiva sono bruciore, rossore, secchezza oculare e dolore.

Le complicanze dell’operazione sono rare e includono la correzione parziale del difetto visivo, la dislocazione del flap dopo l’intervento con tecnica Lasik, la cheratite. La complicanza più grave è quella di infezione, un caso estremamente raro inferiore allo 0,0001% dei casi, soprattutto se si segue la terapia domiciliare postoperatoria.

LA RIPRESA DEGLI INTERVENTI DI CHIRURGIA REFRATTIVA AL COS IN SICUREZZA

Le misure iniziali prevedevano solo l’esecuzione di interventi chirurgici strettamente necessari e non differibili. Il British Journal of Surgery parla di circa 28 milioni di interventi rimandati a causa dell’emergenza Covid.

Di recente la Regione Sardegna ha dato il via alla ripresa di tutte i servizi sanitari ordinari sospesi alla luce del progressivo azzeramento dei casi in tutta l’isola, confermando la capacità di poter effettuare le attività cliniche e chirurgiche in totale sicurezza.

In linea con le disposizioni del governo regionale e della SOI sull'emergenza SARS-COV-2, abbiamo ripreso la nostra attività al Centro Oculistico Sardo, dando priorità alle urgenze e ai controlli postoperatori, ma anche alle visite oculistiche.

Abbiamo ritenuto necessario offrire prima di tutto le prestazioni ambulatoriali che consentono di fare prevenzione. Troppi pazienti hanno rimandato visite e screening che possono compromettere la loro salute nel lungo periodo.

Alcune patologie oculari come il glaucoma e la maculopatia non si manifestano con sintomi palesi e immediati. La diagnosi precoce di queste patologie fa la differenza e può salvare la vista.

Ora siamo pronti a ripartire anche con la chirurgia ambulatoriale. Abbiamo già effettuato una seduta di chirurgia della cataratta e domani è programmata la seduta di chirurgia refrattiva di giugno.

QUALI SONO LE MISURE ADOTTATE AL COS

Abbiamo preso notevoli misure per il controllo dei contagi e per garantire la sicurezza di pazienti e staff, riorganizzando l’attività clinica e chirurgica.

Tutti i pazienti che devono essere operati sono tenuti a firmare l’autocertificazione per confermare l’assenza dei sintomi più comuni di infezione ed in particolare da Coronavirus e essere resi consapevoli dell’emergenza Covid e dei rischi generali di contagio.

Per maggiori informazioni sulle nuove procedure adottate al COS nel rispetto delle linee guida in materia di salute pubblica, potete consultare il nostro sito web.

LA CHIRURGIA REFRATTIVA È SICURA DURANTE IL COVID-19?

La chirurgia refrattiva è un intervento chirurgico ambulatoriale con incisioni dei tessuti minime e limitato contatto tra paziente e staff sanitario.

La chirurgia refrattiva è sicura e possibile durante il Covid-19 perché:

  • È una procedura mininvasiva
    L’incisione nelle tecniche Femto-LASIK e SMILE è ridotta al minimo e va da 2 a 20 mm circa. Nei mesi di giugno e luglio si prediligono le tecniche Femto-LASIK e SMILE, ove possibile, perché ancora meno invasive e più appropriate nei mesi estivi.

  • Al COS seguiamo rigide procedure per la prevenzione del contagio
    L’accesso dei pazienti è contingentato, si esegue la regolare sanificazione degli ambienti e degli strumenti tra un paziente e l’altro, con aree di attesa dedicate per singolo paziente e si utilizzano tutti i dispositivi di sicurezza monouso necessari per staff e pazienti.

  • Il tempo di permanenza del paziente al COS è di poche ore
    L’intervento di chirurgia refrattiva dura da 5 a 10 minuti per occhio e la permanenza totale del paziente al COS è di circa 2-4 ore, con contatti strettamente limitati alla preparazione e all’esecuzione dell’intervento.

  • Il Covid-19 è contenuto in Sardegna
    Come mostra l’appiattimento della curva e l’indice di contagi vicino allo zero, il rischio di contagio è inferiore rispetto a due mesi fa e lo stato di salute di tutti i pazienti viene tenuto in considerazione prima di approvare l’intervento nelle tre settimane precedenti.

La salute del nostro staff e di voi pazienti è sempre al primo posto. Abbiamo ripreso l’attività di chirurgia ambulatoriale, perché abbiamo potuto farlo in sicurezza.
Siamo consapevoli che non tutti vogliono sottoporsi ad un intervento in questo momento e capiamo chi preferisce attendere l’autunno per la chirurgia elettiva.

Abbiamo voluto rispondere alle tante altre richieste dei pazienti che, stanchi di aver rimandato per mesi la correzione dei difetti visivi, vogliono ora trascorrere un’estate serena e soprattutto liberi dalla schiavitù di occhiali da vista e lenti a contatto e garantire la totale sicurezza durante la loro visita al COS e l’esecuzione dell’operazione di chirurgia refrattiva.

Chiunque desiderasse prenotare la visita oculistica di idoneità alla chirurgia refrattiva o avere maggiori informazioni sulle procedure di sicurezza al COS, può chiamare la nostra segreteria allo 079232532, scriverci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o inviarci un messaggio privato sulla nostra pagina Facebook.